Cornet Obolensky domina il Grande Steeple di Milano

Cornet Obolensky conferma la supremazia manifestata nel Giacomo Durini, imponendosi con chiara superiorità anche nell’affascinante Grande Steeple Chase di Milano. Il rappresentante della Repubblica Ceca, pur palesando qualche errore lungo il tracciato, ha staccato con autorità la compagine presentata da Paolo Favero capeggiata nel finale da Ara Gold e il redivivo Dar Said, dopo che il pacemaker Frolon aveva animato la competizione. Il sei anni da Gay Heroine appartenente alla Statek Chyse, gestito alla perfezione da Josef Vana, jockey vincitore delle ultime due edizioni del Merano, ha convinto in modo particolare per la grande predisposizione alla distanza, un punto di forza che in proiezione futura lo porterà senza dubbio a competere per esami ancor più impegnativi. Il carattere ancora da formare, l’esuberanze di un classico novizio di sei anni, giocherellone ed ancora incapace di mantenere la giusta concentrazione in gara, sono un aspetto che nel corso dei prossimi mesi, quando la maturità sarà più completa, porteranno  l’allievo di Vana Senior a migliorare uno status già apprezzabile, per un soggetto che lo scorso anno seppe far vedere cose interessanti anche nell’ultima edizione del Merano, quando giunse quarto alle spalle del vincitore Alpha Two, Frolon e Dar Said. Soddisfatto Josef Vana Jr nel dopo gara, la sua analisi è lucida e molto concreta: “Sono felice per la performance del cavallo che sul tracciato milanese sa esprimersi ai massimi livelli. E’ un soggetto di buona levatura ma che ancora deve imparare molto. Ha sbagliato qualche salto di troppo, tutto ciò è dovuto alla sua poca esperienza ed ad un carattere ancora da bambino. In corsa si è guardato attorno senza trovare quasi mai le giuste coordinate e quando ha poi deciso di fare le cose per il verso giusto ha messo in campo tutto il suo bagaglio di potenza, staccando nel tratto finale con chiara superiorità. Adesso gli daremo un periodo di relax – conclude Vana – è ancora troppo presto per pensare a Merano o a trasferte fuori dall’Italia, tra breve rientreranno i calibri pesanti e la storia potrebbe essere ben diversa.”

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