FRANCIA. Auteuil, Francois Nicolle show, quattro vittorie nel pomeriggio parigino, con le perle di Figuero nel Prix Ingré che prenota un posto nel Paris, del sorprendente Hermes Baie fra i tre anni del Lejeune, e l’ennesimo numero della campionissima L’Autonomie nel Prix De Compiègne

Francois Nicolle conquista nuovamente Parigi spaccando in due il pomeriggio di Montmartre. Il campione dei formatori francesi ha conquistato ben quattro prove dello otto in programma, ottenendo tutti i trials di preparazione ai grandi eventi autunnali. Il master di Saint Augustin ha trovato nel cinque anni Figuero, un serio candidato al prossimo Grand Steeple Chase de Paris, grazie alla rotonda vittoria maturata nel Prix Ingré, selettivo confronto sui 4400 metri che prevedeva il passaggio sul temibile Rail Ditch and Fence. Per il vincitore del Gillois, rientrato post lockdown con una bella vittoria nel Jean Doumen, il semi fallimento nel Murat non aveva scoraggiato il suo team, ripagato in questa occasione da un performance straordinaria dall’erede di Yeats. Una corsa prudente per almeno tre quarti di gara quella impostata da Angelo Zuliani, che soltanto al Rail Ditch ha scosso i cuori più deboli dei suoi sostenitori, quando ha perso per un attimo la propria coordinazione in sella al portacolori di Jacques Détré, andando in leggero contro tempo rispetto alla ricezione del cavallo. Magnifico fra la doppia barriera alla siepe finale, nel recuperare importanti lunghezze alla leadership della corsa, l’ultimo tratto è stato semplicemente strepitoso con Figuero che ha prodotto una frazione finale che non ha lasciato scampo al fenomenale Device, riproposto in una versione top dal top entraineur Guillaume Macaire. “Ha fatto una gara dura all’inizio dell’anno sugli ostacoli e ha impiegato molto tempo ad incassare. Non avevo dato un ordine al suo fantino, gli ho chiesto di non essere troppo lontano dai leader ma si è ritrovato in ultima posizione. Ha preso la decisione giusta! È un cavallo che non teme la distanza. Penso che prenderà la direzione del Grand Steeple.” Il jockey vincitore Angelo Zuliani, ha detto: “Abbiamo il diritto di crederci.” Alle spalle di Device terminava Carriacou, ovviamente atteso protagonista nella grande corsa parigina, chiamato giocoforza a difendere il titolo conquistato nella passata stagione; da segnalare la caduta di Ebonite al Petit Open Ditch ad inizio gara.

FIGUERO

Nicolle aveva vinto in precedenza il Prix Robert Lejeune con Hermès Baie per i colori di Madame Patrick Papot, il meno atteso dei tre residenti presentati dal champion trainer. Finale emozionante in quella che vale un posto in pole position nel Cambacérès, con il figlio di Crillon interpretato da Theo Chevillard, tenace nel piegare l’ottimo Baladin De Mesc per Gabriel Leenders. Francois Nicolle ha dichiarato onestamente nel dopo corsa: “Non capisco niente. Prima del colpo odierno non l’ho visto vincere. È stato forse la peggiore fortuna dei miei tre allievi. Tuttavia ha sempre dimostrato qualità e, da degno figlio di Crillon, dovrebbe fare ancora meglio sui terreni pesanti.”

HERMES BAIE AVANTI A BALADIN DES MESC

Infine l’ennesima perla della campionessa L’Autonomie. Nel Prix de Compiègne che guarda al ricco Grand Prix D’Automne di fine stagione, la figlia di Blue Bresil ha ottenuto l’ottava vittoria consecutiva (undicesima in carriera e nona di gruppo), demolendo i suoi avversari dopo il canonico coast to coast senza sofferenze, precedendo per l’en-plein Nicolle il cresciuto Porto Pollo; al terzo posto il sempre verde Galop Marin. Un vero e proprio fenomeno la saltatrice appartenente a Catherine Coiffier, degna erede del’ex compagna di box De Bon Coeur, una cavalla cresciuta anche nella gestione mentale della corsa, che sulle siepi attualmente non ha rivali in Europa.

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