Irlanda. Joseph Patrick O’Brien vince alla sua prima da trainer il Galway Hurdle venti anni dopo suo padre Aidan, grazie al travolgente Tigris River che nelle mani di uno splendido Barry Geraghty stampa sul traguardo l’ottimo Swamp Fox

Joseph Patrick O’Brien è riuscito nell’impresa di superare suo padre Aidan, che nel 1997 all’età di 28 anni conquistò l’ambito Galway Hurdle grazie a Toast The Spreece, che di fatto fu anche la prima vittoria nella super classica di Ballybrit del leggendario Tony McCoy. Compiuto a Maggio il suo ventitreesimo compleanno, il figlio d’arte alla sua prima da allenatore nel dotatissimo handicap, ha vinto presentando al top della condizione per i colori di JpMcManus Tigris River (5/1), un eccellente erede di sei anni da Montjeu alla sua terza vittoria consecutiva in questa stagione. Un successo che consacra il momento straordinario di questo giovane trainer, che godendo di un valido materiale a disposizione oltre che di proprietari di prim’ordine, ha ottenuto la sua terza vittoria in questo meeting al quale va sommato l’ottimo terzo posto conquistato da Slowmotion nel Galway Plate di mercoledì pomeriggio. L’affermazione di Tigris River porta la firma di uno straordinario Barry Geraghty alla sua prima da jockey nel Galway Hurdle, la frusta di Pelletstown finalmente sui livelli che merita dopo una stagione alquanto sfortunata. Per Jp McManus si tratta del secondo alloro in questa corsa nelle ultime quattro edizioni disputate, dopo il successo a firma di Tony McCoy in sella a Thomas Edison nell’edizione 2014. La corsa è stata bellissima ed assai emozionante, due miglia velocissime con il treno di gara imposto in avanti da Ornua e All The Answer, apparsi in evidente apnea nel chilometro conclusivo. Calati i pacemaker in testa alla corsa emergevano Airlie Beach e The Game Charger, seguiti a stretto contatto da Swamp Fox e Tigris River rimasto a guardare per corsie interne fino agli ultimi quattro furlong. Dopo la finale Swamp Fox e il giovane Barry Browne (7 libbre di discarico) attaccavano con tempismo in corsia centrale superando l’allievo di Willie Mullins Airlie Beach, ma al suo esterno si concretizzava la minaccia dell’allievo di Patrick O’Brien che nelle mani di Barry Geraghty, si rendeva protagonista di uno straordinario cambio di passo negli ultimi 150 metri con il quale bruciava in zona traguardo l’ottimo Swamp Fox. Airlie Beach restava al terzo posto precedendo l’altro della truppa McManus Joey Sasa. Non pervenuto l’atteso Max Dynamite (7/2). Dopo la vittoria di Winter e il padre Aidan nelle Nassau a Goodwood, Patrick O’Brien commentava nel dopo corsa: “Sono felicissimo per questo successo perché la preparazione è stata perfetta, Barry è stato straordinario non c’è un uomo più forte di lui in sella. Gli ha dato un grande giro ed ha potuto godere dei tratti pianeggianti considerato che si trovava un po’ più indietro a quanto preventivato.” Geraghty ha detto: “Ho detto al giovane Barry Browne che nella sua carriera avrà venti anni per vincere questa corsa, tutto il tempo che ci ho provato io. Bravo a Joseph O’Brien che ha saputo tenere in ottima condizione questo cavallo.” (Nella foto Barry Geraghty, Joseph O’Brien e Jp McManus Photograph by PA)

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