Italia. A Treviso buona la prima italiana di Mobilization, il russo con in sella Alex Pollioni stampa sul traguardo l’atteso Moved. Giacalmarbar e Gabriele Agus da un capo all’altro nella reclamare, Lost Monarck e Luigi Pietro Stefani protagonisti nel cross country

I tre anni avevano a disposizione la miglior moneta del pomeriggio trevigiano, una maiden claiming sui 3000 metri vinta dall’ospite Mobilization. Ben inquadrato da Alessio Pollioni bravo nell’improvvisare il rappresentante della Russian Syndacate, giunto a Treviso senza il suo trainer e con il solo uomo di scuderia al seguito, il figlio di Declaration Of War ha avuto ragione dell’atteso Moved, divenuto il chiaro favorito della corsa dopo il forfait di Ventotene. Cavallo dalla grossa mole e dall’andatura molto caracollante, il castrone ha galoppato in maniera costante in spalla ai primi, iniziando una corposa progressione sul finire della dirittura opposta. Il jockey laziale ha dovuto lavorare molto per tenere su di giri l’allievo di Savujev Arslangirej, un po’ in affanno sulle due siepi verdi prima della curva conclusiva, ma estremamente concreto nella fase terminale della corsa riuscendo a ridurre un gap importante dal fuggitivo Moved. Cavallo ancora verde con molto da imparare, Mobilization ha comunque mostrato delle doti interessanti come ci ha spiegato nel post gara Alex Pollioni: “Sono soddisfatto della prestazione, credo sia un buon cavallo sul quale spendere qualcosa per il futuro. E’ ancora un bambino, in corsa si distrae molto ma questo test di Treviso lo porterà molto avanti. Ha i mezzi per puntare più in alto, avevo visto la corsa di Pardubice e personalmente mi era piaciuto molto.” Vittoria di Giacalamarbar nella prova a reclamare per i quattro anni ed oltre. Gabriele Agus si è reso protagonista di un coast to coast senza nessuna incertezza, facendo leva sulla buona qualità dell’allievo di Raffaele Romano, mai avvicinato dal Favero Vibes che lasciava a distacco la compagna di colori Shiloh. In apertura di programma il cross country sui 3000 metri che ha registrato la bella vittoria di Lost Monarck. Bravo nell’interpretazione Luigi Pietro Stefani, cavaliere che ha ormai consolidato un binomio inossidabile con il rappresentante di Andrea Varso Stefani, soggetto che con il passare del tempo ha acquisito grande esperienza nella specialità. Posizionato alle spalle della leader Vanessa de Cardo, il figlio di Vol de Nuit ha atteso gli eventi fino a metà della piegata conclusiva, sferrando l’attacco decisivo alla femmina di Stella Giordano sul penultimo ostacolo. Superata l’ultima siepe l’allievo di Raffaele Romano si allungava con sicurezza precedendo la stessa Vanessa del Cardo con Daniele Tonelli, al terzo posto terminava Mentore interpretato da Lorenzo Chierigati. (Nella foto Lost Monarck)

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