Italia. Al Bustan domina il Creme Anglaise e guarda al prossimo Gran Premio Merano, battuto il coraggioso Broughton e il campione in carica Mazhilis. Notti Magiche e Chiaromonte fanno parità nel Royal Mougins, Treizor Du Pilori batte Zanini fra i quattro anni del premio Alpha Two

Al Bustan è un serio candidato al Merano. E’ il responso indelebile del premio Creme Anglaise, edizione di alto profilo nella quale il rappresentante ceco alla sua prima uscita in alto adige, ha saputo superare l’esame dello steeple meranese senza nessuna difficoltà. Affidato all’esperto Jan Faltejsek l’allievo di Stanislav Popelka non ha lesinato incertezze, galoppando tranquillo alle spalle dei primi pronto a risalire e prendere costante velocità prima del temibile verticale. Faltejsek ha vinto la corsa prendendo posizione in fuori a metà dell’ultima curva, muovendo energicamente in mezzo alla pista ed arrivando con il serbatoio ancora pieno prima dell’ultima. Nel tratto piano il castrone da Medicis imponeva il suo allungo con il quale precedeva un coraggioso Broughton e il campione in carica Mazhilis, vibrante nel loro duello casalingo per il secondo posto. Al quarto posto chiudeva a contatto Sztorm, autore di un’ottima chiusa dopo una prima parte di gara alquanto prudente. Un ottimo prospetto il vincitore, non a caso protagonista del Grand National Svedese un cavallo il cui curriculum continua ad annoverare successi, un sette anni di pregevole fattura tecnicamente molto preparato che anche in questa occasione ha mostrato indiscutibile professionalità. Broughton dopo l’apprendistato del Val Passiria ha evidenziato netto miglioramento, il vincitore del Milano ama la distanza è chissà che non possa essere un buon candidato alla grande corsa. Mazhilis ha dato la sua linea, sta crescendo l’allievo di Josef Vana pronto nuovamente ad approdare al Merano per difendere un titolo meranese che non sarà facile replicare. La Gran Siepi di Merano ritroverà con ogni buona probabilità un veterano di solido spessore che porta il nome di Chiaromonte. Nella finestra del Royal Mougins primo step sulla classica di fine stagione, l’allievo di Melanie Frank è tornato a recitare un ruolo di primaria importanza correndo una gara oggettivamente sostanziosa. Nonostante fosse assente dalle competizioni dalla scorso Novembre il figlio di Domedriver grazie all’ottimo lavoro del suo team, ha superato un periodo molto difficile riproponendosi sullo standard delle passate stagioni. Ha conteso la leadership ad un cavallo di buonissima qualità come il rodato Notti Magiche, un apprezzabile Montjeu di casa Vana vincitore in stagione del Lord Madonna e sesto nella Gran Siepi d’Italia, gestito perfettamente da Jo Bartos alla prima in sella sull’ex dormelliano, puntuale nel leggere il naturale cliché tattico e pronto a liberare in dirittura d’arrivo il suo proverbiale finish che ha costretto alla parità il rappresentante di Josef Aichner. Nel post gara spazio anche ad una nota polemica fra Bartos e Davide Columbu, causa l’ondeggiamento sull’ultima curva di Nelly Darrier, che in qualche maniera ha virtualmente compromesso la vittoria al portacolori di Christian Ghiotti, felice per la prestazione del suo cavallo: “Siamo molto felici di questa prestazione, si trattava di un rientro ma eravamo convinti di fare una buona prestazione. Alla vigilia della gara avevo dichiarato che saremmo andati per correre, adesso vedremo come il cavallo prenderà la corsa e poi valuteremo l’adesione alla Gran Siepi che comunque è sempre stato il nostro obiettivo principale.” Una Gran Siepi alla quale punterà senza dubbio anche Notti Magiche, secondo nella passata edizione alle spalle del fenomeno Brog Deas; buona anche la performance della novità Cariray giunto terzo avanti a Nelly Darrier e Tahini. Fra i quattro anni in siepi del premio Alpha Two, due dei migliori soggetti della generazione visti in pista fino a questo momento si sono affrontati dopo la loro ultima uscita nel Criterium di Primavera. L’ex francese Treizor Du Pilori ha ribadito la propria supremazia sull’ottimo Zanini, che nonostante la variazione di corsa in chiave tattica non è riuscito a mettere la figura davanti all’allievo di Josef Vana. Il figlio di Axxos ha dato seria accelerazione alla gara all’inizio della curva, portandosi comodamente al comando delle operazioni, subito pedinato dall’allievo di Romano che prima dell’ultima siepe sembrava potesse avere le migliori argomentazioni. Nel tratto piano finale Zanini agganciava il leader, i due tendevano a cercarsi un po’ negli ultimi 200 metri con Treizor du Pilori brillante rispetto al portacolori di Gunther Alber. Ad ampio distacco Panta Rhei precedeva la novità Accellerator. (Nella foto Al Bustan, Photo By Swedish Racing)

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