ITALIA. Merano, i compagni Andoins e Kolsche Jung vs il ceco Shent sullo steeple; Kings Rock atteso in apertura di programma, Quartius da seguire nello Spegasso Carlo Ferrari riservato ai giovani saltatori

Due handicap riservati agli anziani ed una maiden per i giovani saltatori sulle siepi, il piatto forte di questa domenica a Merano. Conclusi i trials di avvicinamento al super week end del Gran Premio Merano, Maia disputerà due turni festivi di normale routine in attesa del grande meeting di fine mese. Domenica si apre con il tradizionale Ernesto Loccatelli, discendente sui 3300 metri che ha raccolto sette unità al nastro di partenza, corsa che attende Kings Rock come potenziale protagonista. Piaciuto nelle ultime due prove a vendere l’allievo di Pavlina Bastova ben situato anche a livello ponderale, torna in pista dopo una sosta di 56 giorni, situazione che potrebbe aver giovato al figlio di Joshua Tree. Chappy Bros allo stato attuale è in versione volante, Tarique sembra maturo per esplodere, Mushrae dovrà dimostrare che qualcosa all’ultima non ha funzionato; Blue Kazak, apparso poco voglioso all’ultimo turno auspica terreno pesante, Moved è buono per tutte le occasioni, mentre il quattro anni Singapor Rose rientrato dopo 363 giorni è attualmente poco valutabile. Handicap in steeple chase per 4 e oltre il Premio Foto Press, dove in alto alla perizia i compagni Andoins e Kolsche Jung, il primo devastante nella sua ultima vittoriosa apparizione a Maia, il secondo vincitore in passato di Neni Da Zara rientrato ottimamente in una condizionata in siepi, accampano le maggiori chance. Occhio al ceco Shent per la formazione di Lokotrans, allievo di Lubos Urbanek che ha corso molto bene il proibitivo Creme Anglaise; la coppia Romano, Babalshams – Dorian Tango e quella di Paolo Favero, Speed Merchant – Ostrich, pronti nel ruolo di guastatori. In ricordo del grandissimo Carlo Ferrari il Premio Spegasso, un talento fuori dal comune che da fantino nel 1968 in sella ad Hogarth per i colori della Razza Dormello Olgiata e Vittorio Ugo Penco, fu capace di realizzare un doppio unico nella storia, siglando poi in sella a Spegasso il successo nel Gran Premio Merano del 1958. In pista i tre anni sulle siepi, 3000 i metri da percorrere, occhio a Cima Sound che ha lasciato buona impressione all’esordio, davanti gli è terminato Sir Falco, bene in corsa anche Shambara e la compagna Zankala che in teoria vale di più di quello che ha fatto vedere, quindi Calypso de Grif terza pedina Favero, Davi’s Spirit in potenziale espansione ma chi sarà da battere è senza dubbio Quartius le cui frequentazioni sono senza dubbio le migliori.

(Nella foto Andoins)

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