Colori bianco rossi predominanti nella domenica di Maia. Christian Troger e Raffaele Romano festeggiano ancora una giornata ricca di vittorie, grazie alla doppia sugli ostacoli e il successo a sorpresa del neo acquisto Glory Maker nella listed del ‘meneghino’ Merano. Makito si è confermato con eleganza nel Bi Elle di Luca Bruschi, la condizionata sulle siepi riservata ai tre anni nella quale il figlio di Makfi era chiamato a ripetere le gesta dello strabiliante esordio. Nessun patema per il tre anni che ha vinto dominando, mettendo sul campo una corposa accelerazione finale con la quale non ha lasciato scampo ai propri avversari. Qualcosa legittimamente ancora da limare a livello tecnico per il tre anni prelevato dalla formazione di Carlos Laffon Parias, un soggetto potente e d’indubbia qualità che in questa occasione ha manifestato maggior relax rispetto alla gara d’esordio, facendo tesoro dell’esperienza immagazzinata in questo mese lavorativo; Tagliabue adesso il probabile obiettivo. Ok Lemhi Pass buon secondo avanti alla femmina No Profit. Bella la vittoria di Saint Julian. Dopo il convincente sigillo nella selling di fine Luglio, il castrone ex Chaillé Chaillé ha vinto in splendido stile anche in handicap, confermando finalmente quei propositi per i quali era stato acquisito in Francia. Ben sostenuto nel momento decisivo da Gabriele Agus, l’allievo di Raffaele Romano ha preso vantaggio all’inizio della curva liberandosi del generoso Volcancito, mantenendo in maniera brillante la posizione nonostante qualche imperfezione sugli ultimi ostacoli. Buon finale quello di Mezajy che ha manifestato di essere pronto per un successo pieno, Volcancito ha dato segnali di ripresa importanti, male questa volta Chicago che ha pagato oltre misura la situazione ponderale. Per il giovane jockey Gabriele Agus si tratta della terza vittoria stagionale, (seconda con Saint Julian) un traguardo meritato per la frusta di origine sarda che quando riesce ad esprimersi con la giusta naturalezza sa offrire numeri interessanti.
(Nella foto Makito a Raffaele Romano al rientro)
