ITALIA. Merano, il ricordo di Marco Neni Da Zara, uno dei più grandi proprietari d’ostacoli dello scorso secolo, il suo Ermellino con David Murray in sella vinse il gran premio nel 1949

E’ stato uno dei più grandi proprietari d’ostacoli del secolo scorso, in un arco di tempo che va dal 1921 anno di iscrizione alla società Steeple Chases d’Italia sino al 1966. In questi circa 50 anni non si contano le grandi vittorie conseguite per i suoi colori: giubba gialla, maniche e berretto verde; dal successo di Univers III nella gran Siepi di Milano nel 1931 con in sella Joris Menichetti a quella con Nordio, da lui anche allevato, nel grande Steeple di Milano 1966 montato da Sandro Mattei. Iniziamo dal Merano che nel 1949 vide trionfare il suo Ermellino, fantino Davide Murray trainer Percy Smith. I suoi colori che saranno rappresentati in ben quattordici edizioni del gran premio vanteranno anche due secondi posti con lo stesso Ermellino e con Vallone delle Castagne oltre tre terzi posti con Fogliano (1953 e 1954) tutti montati da Murray e poi nel 1960 con Halifax (Mattei). Rimanendo a Maia andiamo all’albo d’oro della gran corsa di siepi di Merano la cui prima edizione risale solo al 1955: due vittorie con Parthenon – 1961 e Reis – 1964 entrambi montati da Sandro Mattei. Andiamo alle Capannelle con edizione inaugurale nel 1948: quattro vittorie con Capestrano-1949 (Passarini), Courbet-1958 (Murray), Honest Boy-1963 e Naturns-1965 questi ultimi due con Mattei. La vittoria del 1949 a Roma fu voluta a tutti costi per cercare di battere Nigra di Ettore Tagliabue che poi in quello stesso anno trionferà nella massima corsa continentale della specialità ad Auteuil. Infatti Da Zara fece scendere in pista ben quattro suoi portacolori fra i quali appunto Capestrano che batté infine di un’incollatura Nigra al termine di una lotta all’ultimo colpo di frusta. Ci trasferiamo a Milano nella gran corsa di siepi qui oltre il citato successo di Univers III nel 1931 ci saranno altri sei traguardi pieni: Monte Franco con un doppio a seguire nel 1942/43 (il primo con Luigi Miliano e il secondo con Federico Palagi), un altro doppio con Ugolino di Neri nel 1944/45 con in sella Mercuri, con Capestrano-1949 e Ermellino-1951 entrambi montati da Murray. Sempre a San Siro nel grande steeple di Milano: tre vittorie con Ugolino di Neri – 1944 con in sella Mercuri, con Ermellino-1951 (Murray) e Nordio-1966 (Mattei). Ci piace ricordare quei tre lustri 1950/1965 quando la scuderia Da Zara aveva in ostacoli due trainer: Percy Smith e Luigino Regoli; due prime monte come Davide Murray, poi suo nipote Sandro Mattei con inoltre altri validissimi fantini: Roberto Feligioni, Melchiorre Varchetta e Rolando Bruni. Quale complesso potrebbe oggi permettersi un simile organico? Un altro appunto per illustrare la grande passione ippica del conte Da Zara. Nella sua tenuta in provincia di Padova a Selvazzano aveva creato anche un allevamento dove ebbe il grande merito di far nascere oltre a buoni cavalli da ostacoli soprattutto Diacono che, per il suo giallo-verde, vinse il Derby italiano 1967 montato da Marcello Andreucci e allenato da Luigino Regoli . Nella vecchia riunione di ostacoli delle Capannelle era a lui intestata la prima prova importante per i 4 anni in steeple nel mese di febbraio, ormai sparita dal calendario nazionale e di cui si auspica il ripristino. Un ultimo ricordo di quando passava l’inverno ostacolistico a Roma fra l’hotel Majestic di via Veneto e alle Capannelle con l’immancabile sigaro spento in bocca che lo accompagnava sempre.

(Nella foto la stampa di Ermellino con David Murray)

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