Merano. Un immenso Sol Invictus splende ancora sulla Gran Corsa Siepi D’Italia, battuto un ammirevole Notti Magiche, terzo il ceco Cheeky Chappie. Fra i Giovani Amaranthus e Romano ancora protagonisti

L’ottava edizione della Gran Corsa Siepi d’Italia ha incoronato sul gradino più alto del podio Sol Invictus. Sul fondo reso pesante dalle abbondanti piogge, la coccarda della primo gruppo uno meranese è andata ad un cavallo straordinario che ha dimostrato per l’ennesima volta tutta la sua concreta professionalità. Dalla meccanica ineccepibile ed espressione di assoluta regolarità, il rappresentante di Magog ha saputo incarnare lo spirito del soggetto anziano che in corsa sa unire cervello cuore e gambe, andando a riprendersi quella Gran Siepi che già lo aveva visto protagonista due anni or sono. Una seconda giovinezza per un mestierante nel vero senso della parola, capace dalla Primavera del 2014 di uscire dal marcatore soltanto in un’occasione. Quinta stelletta di gruppo e undicesima affermazione sull’otto altoatesino, dieci i piazzamenti in 22 corse fin qui disputate. Chapeau a Paolo Favero che ha saputo dare al figlio di King Charlemagne il giusto programma, unendo l’utile al dilettevole in un libretto nazionale talvolta incomprensibile, nel quale il portacolori di Axel e Alexandra Ambruschitz ha raccolto fino a questo momento un’ottima remunerazione, mantenendosi sempre ai massimi livelli della categoria. Merita un plauso l’esibizione in sella del bravissimo jockey Jo Bartos, puntuale ed attento nell’amministrare il Sol ed emergere alla leadership quando gli eventi lo hanno reso necessario. La corsa ha vissuto sulla splendida querelle fra il vincitore ed un ammirevole Notti Magiche, che John Brennan decideva di collocare davanti al drappello imponendo ritmo importante alla gara nonostante il fondo alquanto molleggiato. L’allievo di Bianco dimostrava che la vittoria al rientro nel Lord Madonna era cosa seria, rendendosi avversario di tutto rispetto per il vincitore. Sol Invictus lo seguiva mantenendosi sullo scarico dell’avversario, pronto a piazzare l’allungo risolutivo in dirittura d’arrivo. Ospiti battuti senza attenuanti, buon terzo il ceco Cheeky Chappie avanti a Mister Westminster, solo quinto il detentore del titolo Chiaromonte. Delusione invece per Tramonto a Ivry, comparsa iniziale per poi eclissarsi a traguardo lontano. Felice Josef Bartos nel dopo gara: “E’ un cavallo incredibile, un vero e proprio fenomeno un cavallo che in corsa sa cosa deve fare. Come si è aggiustato è stato perfetto, io mi sono limitato soltanto a fare quello che sapevo, ripeto il merito è molto del cavallo.” Sotto un temporale esagerato, il Premio dei Giovani senza Limpert e Kolt Tango, ha tenuto fede al pronostico riproponendo in tutto e per tutto il match che aveva visto protagonisti Amaranthus e Golden Hello nel premio Cermes. Raffaele Romano ci ha regalato ancora una volta un altro pezzo di bravura in sella al portacolori di famiglia, gestendo alla perfezione in testa alla corsa il figlio di Daro Sopran. Golden Hello e Bartos sempre incollati alla schiena del leader, hanno tentato il massimo sforzo poco prima della dirittura d’arrivo, momento in cui Romano vinceva la corsa andando a galoppare verso lo steccato delle tribune, pronto a difendere la posizione con il massimo controllo. Golden Hello restava secondo lasciando a distacco un progredito Lost Monarck. (Nella foto Sol Invictus e Jo Bartos intervistato da Emanuele Orso)

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