IRLANDA. La due giorni pasquale era quella dell’Irish Grand National Chase di Fairyhouse, la storia, i protagonisti e il racconto di Jim Dreaper, figlio del leggendario trainer Tom, dieci volte vincitore di questa magnifica corsa

I binocoli di questo week end legato alle festività pasquali dovevano puntare sullo splendido catino di Fairyhouse, teatro dell’affascinante Irish Grand National Chase, un avvenimento molto atteso e di grande prestigio per il panorama National Hunt irlandese. Ventiquattro recinzioni da saltare fra fence, open ditch e water jump, 5834 i metri di percorrere per una corsa che ha avuto il suo viatico nel 1870. Vinto da cavalli spesso allenati presso l’impianto del Curragh, l’avvenimento attirava come da tradizione i corridori di Dublino, L’evento è stato istituito nel 1870 e la corsa inaugurale è stata vinta da un cavallo chiamato Sir Robert Peel. La gara si è svolta nella sede attuale e il montepremi del vincitore è stato di 167 sovrani. Nella prima parte della sua storia è stato spesso vinto da cavalli addestrati al Curragh , e nel 1882 c’erano dieci di questi vincitori. L’apparecchio del lunedì di Pasqua attirava regolarmente i corridori di Dublino, numerosi vincitori del Grand National irlandese hanno anche vinto la il più noto Grand National di Aintree, un impresa mai riuscita nello stesso anno. il primo a completare il doppio fu Ascetic’s Silver, vincitore di quest’ultima versione nel 1906. L’impresa è stata raggiunta più recentemente da Rhyme ‘n’ Reason, Bobbyjo e Numbersixvalverde. Il cavallo di maggior successo nella storia dell’evento è Brown Lad, tre volte vincitore negli anni 70. Dal 1991, la distanza della gara è stata di 3 miglia e 5 furlong; in precedenza la corsa presentava un furlong in meno. L’Irish Grand National è stato sponsorizzato da Irish Distillers per molti anni fino al 2010. Ladbrokes ha sponsorizzato la gara dal 2011 al 2013. Nel 2014, Boylesports ha assunto il ruolo di sponsor del Grand National irlandese e ha nominato il fantino Barry Geraghty come il primo ambasciatore della corsa. Pat Taaffe il jockey di Rathcoole è a tutt’oggi il recordman per quanto riguarda le vittorie nell’Irish Grand National, Royal Approach (1954), Umm (1955), Zonda (1959), Fortria (1961), Arkle (1964), Flyingbolt (1966). Il leggendario Tom Dreaper ha vinto da allenatore ben dieci volte, Prince Regent (1942), Shagreen (1949), Royal Approach (1954), Olympia (1960), Fortria (1961), Kerforo (1962), Last Link (1963), Arkle (1964), Splash (1965), Flyingbolt (1966). Alla lista dei vincitori mancava all’appello il champion trainer Willie Mullins, che proprio nella scorsa edizione ha vinto la corsa grazie Burrows Saint interpretato da Ruby Walsh.

LO SPECIALE IRISH GRAND NATIONAL E LA VITTORIA DI BURROWS SAINT E RUBY WALSH

Il jockey di Kill ha vinto questa corsa tre volte nelle ultime 19 edizioni, nel 2000 con Commanche Court per il padre Ted e nel 2005 con Numbersixvalverde. Nina Carberry è stata la prima donna a vincere questa magnifica corsa in sella ad Organisedconfusion per Atrhur Moore, alla quale ha fatto seguito Katie Walsh, la sorella per più noto ex champion jockey Ruby, che ha riportato una splendida vittoria nel 2015 in sella a ThunderOf Roses, per una connessione tutta al femminile con la trainer Sandra Hughes. La leggenda Ap Mc Coy si è reso protagonista con Butler’s Cabin nel 2007 per il training di Jonjo O’Neill, mentre Jessica Harrington è stata l’ultima trainer in rosa a vincere l’Irish Grand National con Our Gold 2017 e Robbie Power nel 2017. L’ultimo jockey a vincere per due anni consecutivi è stato Tommy Carberry con il cavallo Brown Lad nel 75 – 76.

IL LEGGENDARIO TOM DREAPER

Jim Dreaper, ha parlato ad Irishracing figlio del leggendario Tom Dreaper che avrebbe continuato al posto del padre nel 1972. “L’Irish National del 1960 fu il mio primo. Avevo nove anni e all’epoca era una gara enorme e una giornata grandiosa. Era ovviamente prima dei telefoni cellulari e anche prima della televisione, in una certa misura la maggior parte delle persone in Irlanda non avrebbe avuto accesso alla televisione in quel momento, quindi la folla all’ippodromo era enorme. Il mio ricordo è incredibile e il giorno della corsa con il vincitore era qualcosa di esagerato. A quell’età mi è sembrato così semplice, perché non conoscevo le difficoltà. Sono stati giorni fantastici, grandi corse con grandissimi cavalli. C’erano i migliori cavalli e sono stati tempi memorabili, dalla tripletta con Colebridge e Brown Lad alla terza vittoria di quest’ultimo nel 78 all’età di dodici anni. La sua abilità tra le recinzioni lo ha aiutato a vincere molte gare e alla fine è diventato un po’ più sicuro ed è stato in grado di superare la scala dei pesi e fare quello che ha fatto negli anni successivi.” In tempi di pandemia niente Irish Grand National e tal proposito Jim Dreaper ha detto: “La prospettiva è desolante. Ovviamente ci sono cose più importanti delle corse: le persone devono rimanere in salute. Ci saranno storie disperatamente tristi. A parte vivere e morire, gli effetti collaterali su questo da un punto di vista finanziario, fisico e mentale causeranno devastazione. È orribile.”

(Nella foto Burrows Saint e Ruby Walsh nella vittoria dell’Irish Grand National)

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