ITALIA. Charlotte Prichard grande protagonista nel sabato pomeriggio di Maia. La jockey francese vince il Criterium in sella al quattro anni Machinos, replicando nella Gran Corsa Siepi D’Italia interpretando il ceco Skins Rock; cade Mauricius, ci ha lasciato il campionissimo Live Your Life

Ci lasciato un grande campione come Live Your Life, protagonista di una carriera meravigliosa che annovera 15 vittorie su 39 prove disputate in ostacoli, fra queste ben quattro vittorie di Gr1, memorabile il doppio realizzato nella scorsa stagione nella Siepi D’Italia e Gran Corsa Siepi di Merano. Il figlio di Turati plasmato dalla mano esperta di un grande professionista come Raffaele Romano, aveva vinto anche due listed e sei condizionate oltre ad una prove di Gr3, vincendo anche fra i novizi sullo steeple dopo aver iniziato il suo fantastico percorso dalle Prime Siepi a San Siro nel 2017. The horse of the lifetime come era stato ribattezzato anche dal Christian Troger, proprietario locale di Lana al quale aveva dato la grande soddisfazione realizzando il sogno di vincere la champion hurdle italiana.

IN PRIMO PIANO LIVE YOUR LIFE

La giornata ha sorriso particolarmente alla jockey francese Charlotte Prichard, protagonista di uno ottimo double Gran Siepi – Criterium, in un primo round della nostrana champion hurdle molto ridotta per la caduta del grigio Mauricius (Slozil polemico per aver subito un danneggiamento) che ha assunto contorni poco spettacolari. Lode comunque al vincitore Skins Rock, che dopo aver conquistato il trial del Chivas Regal si è preso il lusso di vincere il suo secondo Gr1 italiano, confermando di essere un soggetto che sa fare praticamente tutto, buono per tutte le occasioni, vero cavallo da corsa che professionalmente non sbaglia una virgola, trovando a Merano nuovo campo di conquista per una dimensione straordinaria che completa un ciclo di vittorie che comprende anche la Repubblica Ceca e la Francia, chapeau.

CHARLOTTE PRICHARD

Charlotte Prichard si era presa il lusso di vincere anche il Criterium di Primavera, allungando la striscia vittoriosa dell’imbattuto Machinos. Una corsa che probabilmente non rende merito alle potenzialità del quattro anni targato Semenka, una prova ridotta ad una breve volata dopo che il figlio di Penny’s Picnic si era trovato suo malgrado a gestire la corsa, battendo alla fine il rivale dichiarato Isatis de L’Ecu. Per il ceco i veri esami arriveranno nella seconda parte della stagione, ma nel frattempo il suo team può godersi un saltatore di tutto rispetto sul quale il trainer ceco ha compiuto veramente uno splendido lavoro. Greg Wroblenwsky non sarà probabilmente troppo soddisfatto della performance del suo Aqps Isatis De L’Ecu, che rimane comunque un signor cavallo, non bellissimo da vedere al tondino presentazione, un soggetto molto cambiato d’aspetto dalla passata stagione, probabilmente non giovato dal passaggio d’età.

MACHINOS

Doppio Tanghetti Romano Pastuszka nel resto della giornata, grazie a Dorian Tango sullo steeple del Val D’Isarco (en plein Normandy Dela Vega e More Than Habit nella maiden in ricordo di Teodoro Minissale.

DORIAN TANGO
MORE THAN HABIT

(Nella foto in alto Skins Rock e Charlotte Prichard)

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