FRANCIA. Trionfo di Docteur de Ballon e Bertrand Lestrade al Grand Steeple Chase de Paris. Louisa Carberry è la seconda formatrice donna a mettere la firma sulla corsa di Montmartre succedendo a Isabelle Pacault. Splendidi i cinque anni Figuero e Feu Follet, solo quarto il campione in carica Carriacou, caduto Bipolaire

Approdato alla scorsa edizione con un ruolo da potenziale protagonista, vittima di una malasorte che ne aveva infranto legittime ambizioni di successo per una rocambolesca caduta al Rail Ditch and Fence, Docteur de Ballon ha consumato la propria vendetta sportiva a distanza di 518 giorni, imponendosi splendidamente nel Grand Steeple Chase de Paris versione autunnale. Giunto alla grande corsa parigina con un solo test nelle proprie gambe peraltro parziale, concluso con una caduta nel Prix Ranville a Compiègne, il figlio di Doctor Dino ha esploso in una sola volta tutta la sua rabbia agonistica, che unità alla freschezza del proprio fitness ha creato un mix letale che non ha lasciato scampo all’ottimo cinque anni Figuero, quest’ultimo protagonista di una gara da campione, venuto a compensare la caduta del favorito e compagno di colori Bipolaire, out al Gros Open Ditch. Il successo di Docteur de Ballon arricchisce nella statistica il prestigioso albo d’oro parigino: dopo la vittoria da allenatrice di Isabelle Pacault nella passata edizione, é Louisa Carberry al suo primo titolo nel Paris, la seconda formatrice donna a vincere la grande corsa di Auteuil. La firma di tale impresa è quella di Bertrand Lestrade cravache d’or 2016 – 2017 – 2018, al suo secondo titolo nel grande steeple dopo la vittoria conquistata con Be La Vie nel 2013, che dopo una scorsa stagione in tono minore, culminata con l’episodio in negativo del Gran Premio Merano, è giunto quest’anno alla quota di 48 vittorie contro le 42 definitive della passata sessione, un segno a freccia in su che riporta a livelli che competono il bravissimo jockey francese. Bellissimo l’epilogo di una corsa assai vibrante e dalle mille emozioni, con Docteur de Ballon pronto come da copione nella corposa rincorsa nell’ultimo mezzo miglio di gara. Preciso al temibile Rail Ditch, il figlio di Doctor Dino appartenente a Robert Gasche Luc, ha saltato un po’ corto alla doppia barriera d’inizio dirittura, con Lestrade costretto al mezzo miracolo nel rimanere in sella, prima di divorare letteralmente la siepe finale pronto poi a sparare un parziale conclusivo che non ha dato possibilità di replica all’ottimo Figuero. Zuliani protagonista ieri pomeriggio del contestato secondo posto nella Grand Course de Haies in sella a L’Autonomie, si è dovuto accontentare (si fa per dire), di un’altra prestigiosa piazza grazie all’ottimo castrone presentato da Francois Nicolle. Un cavallo maturo che sta crescendo passo dopo passo il figlio di Yeats, che come ha dichiarato il suo mentore nel dopo gara, il prossimo anno avrà tutta la maturità necessaria per puntare al successo all’edizione 2021. Bene anche Feu Follet, altro cinque anni di pregevole fattura sul quale ha compiuto un lavoro gigantesco Guillaume Macaire, il portacolori di Pierre Pilarsky anch’esso candidato alla corsa del 2021, soggetto al quale non è mancato nulla per completare gli impegnativi 6000 metri del percorso. Quarto il campione in carica Carriacou, mai un vero e proprio fattore ai fini della vittoria, generoso comunque nel cercare di restare sul pezzo e vincere la volata per il quarto posto contro la femmina Roxinela; sesto On The Go, il laureato del Paris 2018, coraggioso in testa alla corsa fino all’ingresso in dirittura d’arrivo. Louisa Carberry, visibilmente emozionata nel post gara ha dichiarato: “Non ho niente da dire! Non so cosa dire ! Ringrazio i suoi proprietari per avermi dato fiducia. Congratulazioni anche a mio marito e al suo fantino, Bertrand Lestrade, che hanno messo su una grande gara. Ero solo preoccupata che oggi potesse mancargli una corsa. È magnifico! “ Una grande gara data da Bertrand Lestrade visibilmente commosso: “Ha sempre avuto molto potenziale. L’entourage si è fidato di me per molto tempo. Era necessario mostrare compostezza oggi dopo il suo ritorno con caduta. Non ho dubitato di me stesso, e ho vinto.”

(Nella foto Docteur de Ballon e Bertrand Lestrade)

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