Irlanda. Willie Mullins ferma l’asticella a 25 vittorie nel boxing day ma non riesce a conquistare le Ryanair Hurdle, vinte in grande stile dal potente grigio di Giggistown Petit Mouchoir. Our Duke si prende le Neville, la femmina Let’s Dance passeggia in gruppo tre

Si è chiusa la quattro giorni del Christmas Festival di Leoparstown. L’atto conclusivo ha ribadito la grande supremazia del champion trainer Willie Mullins, che pur battuto con l’atteso Nichols Canyon nelle ricche Ryanair Hurdle, in questo meeting ha saputo ottimizzare al meglio il proprio materiale, accorciando sensibilmente il gap dall’attuale leader della classifica Gordon Elliott, portando a meno ventuno lunghezze il distacco dal formatore di Longwood. Venticinque i successi conquistati dal gestore di Carlow, al quale nonostante la splendida cavalcata sull’asse Leopardstown – Limerick,  resta un po’ di amarezza per non esser riuscito a prendersi Lexus Chase e Ryanair Hurdle. Ancora Giggistown a mettere lo zampino nella classica sugli ostacoli bassi in programma nella giornata conclusiva, grazie ad un Petit Mouchoir in assetto stratosferico galvanizzato dal fondo tenero del circuito dublinese. Henry De Bromhead confidava in una buona prestazione del suo allievo, fresco e ben rodato nonostante la caduta nelle Fighting Fifth Hurdle di Newcastle, il nipote di Denham Red ha risposto da grande campione sorprendendo anche il suo trainer, che nel dopo corsa con grande onestà ha commentato: “E’ stata una performance incredibile, ha saltato in maniera fantastica ed ha prodotto un passo molto brillante. Non mi aspettavo nulla di simile, una prestazione che mi riempe di felicità. Mi ricorda molto il mio vecchio campione Sizing Europe, che per certi aspetti ha fatto qualcosa di simile. Parlerò con Eddie e Micheal O’Leary ( i proprietari di Giggistown) per valutare una partecipazione alle Champion Hurdle a Cheltenham, in fin dei conti non ha avuto una stagione difficile fino adesso, anche se le Irish Champion Hurdle potrebbero essere un’idea.” L’accelerazione messa in campo dal grigio di Giggistown è stata devastante, 400 metri di apnea nei quali Nichols Canyon non ha saputo reagire. Bryan Cooper gli ha dato un giro perfetto e quando ha cambiato marcia per gli altri non c’è stato nulla da fare. L’allievo di Mullins riusciva comunque a sottrarsi con coraggio dall’affondo al suo interno di Ivanovich Gorbatov. La vittoria odierna di Petit Mouchoir, vale al grigio una quota di 10 contro 1 per la prossime Champion Hurdle. Fantastico ed emozionante l’arrivo nelle Neville Hotels Novice Chase di gruppo uno, in pista i novizi di quattro anni ed oltre sullo steeple nel quale ha vinto Our Duke. Allievo di Johanna Harrington un figlio di Oscar alla sua seconda uscita sulle fence, è riuscito a mettere la museruola all’atteso Coney Island che Barry Geraghty aveva tenuto ben coperto per tutto l’arco della corsa. L’ennesimo O’Leary Disko, aveva messo scompiglio con un attacco prematuro seppur ben orchestrato ancor prima della dirittura, il risultato era una finale a tre di rara bellezza nel quale ci metteva molto del suo un grande fantino come Robbie Power. Da segnalare l’impressionante passeggiata di salute offerta dalla femmina di Rich Ricci Let’s Dance nel gruppo tre, 17 le lunghezze per la quattro anni figlia di Poliglote, avanti alla McManus Slowmotion. (Nella foto Petit Mouchoir F.RTE)

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