Auteuil. Blue Dragon di un altro pianeta nell’atteso Reinaud Du Vivier, nulla da fare per il generoso Bonito Du Berlais

Blue Dragon si conferma il miglior quattro anni della generazione francese. L’allievo di Guy Cherel domina dal primo all’ultimo metro il Prix Reinaud Du Vivier, lasciando a distacco il rivale dichiarato Bonito Du Berlais. Per la sesta volta in questa manifestazione, il vincitore dell’Alan Du Breil s’iscrive all’albo della prestigiosa corsa dei quattro anni, una doppietta di assoluto valore se consideriamo lo status da imbattuto del figlio di Califet, in un contesto nel quale vede spesso mutare l’altalenante gerarchia fra novizi, che nella prima sessione di corse indica dei valori, poi completamente ribaltati nella seconda fase della stagione. Blue Dragon è un campione non ci sono dubbi, ne sentiremo parlare ancora nella prossima annata. Dopo la performance odierna anche diavolo David Cottin, jockey alla terza vittoria consecutiva dopo le affermazioni ottenute con Ptit Zig nel 2013 e Hippoméne lo scorso anno, si è pronunciato con toni trionfalistici sul rappresentante di magalent O Bryant, paragonando il cavallo ad una nota marca italiana sportiva di auto fuori serie. Nulla da fare per il comunque valido antagonista Bonito Du Berlais, che ha cercato in qualche maniera di tenere il ritmo dello scatenato Blue Dragon, confermandosi come migliore alternativa al top generazionale. Il suo allenatore Arnaud Chaille Chaille non ha accampato scuse, dichiarando la netta supremazia del favorito, cancellando i commenti dubbiosi post gara del Breil, ma speranzoso che nella prossima stagione il suo allievo possa far segnare ancora dei miglioramenti. (Nella foto la vittoria per distacco di Blue Dragon)

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