Blue Dragon ha conquistato con nonchalance il Prix Lèon Rambaud. Nella classica di preparazione alla Grand Haies de Auteuil, il campione di Madame Patrick Papot ha manifestato una evidente superiorità sui propri avversari, successo che gli ha permesso di alzare l’asticella delle vittorie a quota tredici. In difesa del titolo conquistato nella passata stagione, l’allievo di Guy Cherel ha trovato nella sua terza uscita di questa annata quella dimensione che lo aveva reso assoluto protagonista da novizio, ovvero quella di un soggetto ancora alla ricerca dei propri limiti e con tanto ancora da scoprire. I warm up di Juigné ed Hypothese erano stati di alto profilo vedi sopratutto quest’ultimo, estremamente soddisfacente considerando la resa ponderale ad avversari di prima serie come il fenomeno e compagno di colori Device, oltre ad un grave errore al penultimo ostacolo, che ne aveva compromesso il regolare andamento. Nulla da fare per gli avversari, David Cottin ha gestito senza muovere un dito il figlio di Califet, perfetto e ben intonato sul fondo allentato, a dodici lunghezze chiudeva secondo Solway avanti a Bosseur e Alex De Larredya. Fatica a ritrovarsi il portacolori di Simon Munir dopo la sua trasferta oltre la Manica. Anch’esso in preparazione alla Gran Siepi, è apparso decisamente più brillante nel rientro stagionale (Prix Hypotése), effettuando nella circostanza un sostanziale passo indietro. (Nella foto Blue Dragon)
