Merano domenica. Lo spettacolare convegno di Maia presentato da Paolo Allegri

Maia manda la sua domenica di gala con un palinsesto assolutamente spettacolare. Il vertice tecnico è quello della Gran Corsa Siepi d’Italia, sui 4000 metri della pista in otto. Nel campo di 12 partenti spicca la bonne chance del miglior siepista in azione sulle piste nazionali, il campione di Sol Invictus, sellato da Paolo Favero e con Jos Bartos in sella. Sol Invictus sembra
in grado, alla luce della convincente impressione della sua più recente performaces sulla pista, di centrare l’ennesima corsa di gruppo della sua importante carriera. Tra le alternative, accanto al già ben noto beniamino della pista Chiaromonte, un paio di suggestioni: Falcon Wing, titolare di linea probante avendo seguito Il Superstite, il nome nuovo dell’élite degli ostacolisti, e, nella
stessa prova di riferimento, tenuto cinque lunghezze dietro un crack del calibro di Alpha Two, con spazio di intervenire per il giovane Stellato, devastante al debutto con gli altri relegati a un oceano di lunghezze, per un saggio di classe di questo irlandese da Dalakhani per il quale un impegno di vertice come la Gran Corsa Siepi viene troppo presto. I siepisti di 4 anni calcheranno il verde di  Maia nel Criterium di Primavera, prova di gruppo due sui 3500 metri della pista in otto. High Master nella categoria è di tre spanne superiore a questi e se Bartos non esagerà in un atteggiamento tattico troppo disinvolto, come in una recente uscita nella quale il pubblico della tribuna ha tremato per le sorti del facoltoso siepista plasmato da Favero, potrà chiudere a suo favore la partita. Thibodeau cresce di corsa in corsa e sa chiudere forte dopo essersi assestato nel gruppo. Last Scream e Makarenko devono fare un salto di qualità per vincere, lo standard finora espresso basta per ambire al podio. Solo sei partenti nel Grande Steeple Chase di Roma, su un suggestivo percorso steeple-cross. C’è comunque qualità e attori di sicuro mestiere per questo contesto affascinante che ci riporta agli albori del turf. Dar Said è una garanzia, difende il titolo con convinzione e si candida al bis anche se un cavallo infinito come il ceco Budapest va assolutamente rispettato. Arman e Ara Gold i nomi per
completare la trio. Anche se nelle corse in ostacoli, piene d’insidie ad ogni metro, la verità l’afferma solo quel cerchietto rosso del traguardo. E’ Merano spettacolo, amici, in una domenica di sicuro successo. Tutti all’ippodromo di Maia, allora.
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