Sventola il tricolore, Chiaromonte splendido nella Gran Siepi d’Italia. High Master fenomeno dei 4 anni

Merano esulta alla splendida vittoria tutta italiana ottenuta da Chiaromonte nella Gran Siepi D’Italia, una corsa alla quale il team altoatesino teneva e credeva fortemente. Un progetto che rende merito allo staff gestito dalla bravissima Ilenia Nero (nella foto) volta alla costruzione di un percorso cauto ed oculato che unito all’entusiasmo e al credere nei propri mezzi ha permesso di realizzare tale impresa. Fattore CH. Chiaromonte aveva mostrato doti straordinarie è una crescita notevole in questo scorcio di stagione, la vittoria nel Lord Madonna ed il secondo posto con qualche recriminazione nel Pirelli, proprio alle spalle del rivale dichiarato Sol Invictus, aveva fatto intendere che l’evoluzione di questo splendido erede da Domedriver, potesse avere ulteriori margini di progresso. Fattore CH. Chilometraggio perfetto per l’ex Dormelliano. La distanza alla fine si è rivelata un passaggio decisivo per la vittoria del castrone, capace nonostante parziali di alto profilo in gara, di inghiottire senza nessun problema i severi  4000 metri di Maia, sopperendo anche al fondo non così idoneo alle caratteristiche del jumper. Fattore CH. Cherchi Ivan. In molti avevano espresso giudizi non così positivi sul jockey dopo la battuta d’arresto nel Pirelli. Cherchi questa volta si è preso una splendida rivincita, perché nell’economia di una prova molto difficile da interpretare, Ivan non ha sbagliato una virgola e conscio di quanto accaduto precedentemente, ha gestito il sei anni in maniera perfetta, scivolando per corsie interne nella parte terminale della gara, snocciolando un allungo di rara bellezza nella flat finale dopo aver saltato l’ultima da grandissimo campione.  Al secondo posto terminava l’ottimo Luminator, assente dalla Gran Siepi di Grosseto dello scorso Dicembre, tenace e coraggioso nell’attaccare per corsie esterne a traguardo ancora lontano, dopo aver piegato la coriacea resistenza del generosissimo Taquari, rivisto in assetto da competizione e l’atteso Sol Invictus, oggi uscito sconfitto senza recriminazioni nonostante una dinamica tattica alquanto favorevole.  Fattore CH. Chiodo maldestro nella ferratura dell’atteso Fafintadenient. Situazione che ha costretto alla resa il soggetto probabilmente più temuto da tutto il lotto dei concorrenti, un pizzico di buona sorte in più che non ha certamente guastato. Grande attesa in chiusura di programma per il Criterium di Primavera, gruppo due riservato a cavalli di quattro anni sui 3500 metri. High Master ha confermato di essere il leader assoluto della generazione dei 4 anni. Chiaro protagonista nella 4 anni milanese, devastante nello Scena a Maia, il figlio di High Chaparral ha letteralmente dominato la corsa, sotto la gestione perfetta da parte di Jo Bartos, che ha atteso gli eventi alle spalle della prima linea, fruendo dell’appoggio fornitogli dal compagno Alisios. All’ultima Bartos era in totale controllo, lo stacco nella piana finale era da vero campione e lasciava al secondo posto  lo splendido Makarenko, ancora tonico in fondo alla corsa a precedere il compagno di allenamento Green Desert.

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