Merano. Mazhilis vince il Creme Anglaise, Chiaromonte e Keen Move tornano a fare la voce grossa

Mazhilis conquista con merito la prima listed stagionale all’ippodromo di Merano. Nel Creme Anglaise Memorial Gilberto Giottoli, il chaser allenato da Josef Vana Sr s’è reso protagonista di una gara super, staccando in fondo con grande autorevolezza al termine di un calibrato percorso d’avanguardia. Non bellissimo da vedere ma estremamente concreto grazie sopratutto all’attenta gestione di Jan Kratochvil, il rappresentante di Koei Dent ha messo in campo grande forza, manifestando una crescita importante ed una sicura adattabilità allo steeple meranese che già aveva mostrato all’esordio nella scorsa annata. Scomparso dai radar la stagione passata dopo il Creme Anglaise 2015, il figlio di Country Reel è approdato con buon profitto in Repubblica Ceca, limando propria crescita fra Pardubice e Praga, per poi rifinire la preparazione dopo il passaggio d’età fra Merano e Vittel. Quest’oggi un bel numero in pista che suffraga le parole espresse nei preliminare di gara da parte del suo allenatore, quel Vana Sr che stando alle notizie dell’ultima ora, nonostante la non più giovane età e molti acciacchi, correrà la prossima domenica a Pardubice per qualificarsi al prossimo Velka Grande Steeple! Il Creme Anglaise ha dato segnali importanti anche ad Ilenia Nero, soddisfatta per la performance della sua Nelly Darrier, dormelliana alla quale piace lo steeple, mestiere che aveva già digerito con buon profitto nelle passate uscite. Onesta la corsa di Alcydon Fan, molto atteso dopo la splendida esibizione nel Grande Steeple Chase d’Europa di 40 giorni fa. Il portacolori di Roberto Cova ha fatto la sua parte, fermato probabilmente da un fondo troppo scorrevole per le proprie caratteristiche. Quarto chiudeva High Master, il cui rientro è da considerare soddisfacente, male Little Bruv troppo brutto per essere vero, buona invece la ricomparsa da parte del vecchione Alpha Two. In apertura di programma splendida vittoria di Keen Move nella condizionata in siepi per i 4 anni. In un finale appassionante il Magog pilotato perfettamente da Josef Bartos riusciva a prevalere sul fuggitivo Nadat. L’epilogo era avvincente, con Romano che in sella al grigio di casa Troger, si giocava il jolly dell’attacco a traguardo lontano all’inizio della piegata conclusiva, saltando però in maniera poco ortodossa la siepe finale. Keen Move tornava a fare quello che gli riesce meglio, superare gli ostacoli con prudenza e ed esprimere la miglior qualità in piano, che alla fine faceva la differenza nel risultato della corsa. Buon il debutto di Red Shirt. Finale ricco di adrenalina anche nel Premio in ricordo di Pasqualino Mazzoni, condizionata in siepi per cinque anni ed oltre sui 3300 metri. Chiaromonte ritrovava con pieno merito la via del successo, vittoria che mancava dal Settembre 2015, respingendo fino al traguardo il valido Kazoo. Bravo Blas Reinhardt, jockey con il quale l’ex dormelliano gode di ottimo feeling (secondo a Pisa nella Gran Siepi lo scorso Inverno) pronto a dare la sveglia al portacolori di Ghiotti, che nonostante un metraggio al limite si ritrovava la tavola ben apparecchiata dal pacemaker Chicago, uscito di scena sul finire della dirittura opposta. L’erede da Domedriver staccava limpido in retta, reggendo la brodata finale del brillante Kazoo, salvando di giustezza il successo. Male Sol Invictus, apparso lontana controfigura al Magog dominatore della Gran Siepi D’Italia. (Nella foto la premiazione al team di Mazhilis)

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