Merano. Spettacolo nel Cuomo, Sol Invictus in un’inedita versione dice no al coraggioso Chiaromonte, terzo High Master. Raffaele Romano ancora al top, doppio sigillo nel Cermes e Val D’Isarco grazie ad Amaranthus e Dominato

L’infinita rivalità fra Sol Invictus e Chiaromonte, due splendidi esemplari che nel corso della loro meravigliosa carriera ostacolistica ci hanno regalato confronti di alto genere sportivo, l’onda lunga di un Raffaele Romano che continua ad ottenere risultati straordinari per la propria carriera, sono la prelibata sintesi di ciò che ha proposto questa affascinante domenica altoatesina. Step importante verso la Gran Siepi d’Italia, il Premio Oremio Cuomo, vertice tecnico della domenica di Maia, da solo valeva il prezzo del biglietto per la sontuosità degli attori in campo. Sol invictus e Chiaromonte hanno rinnovato con un match entusiasmante la trepidante saga che divide gli appassionati delle corse in ostacoli. Il duello, un testa a testa fin sul palo, si è risolto a favore del baio da King Charlemagne che sul prato ha giocato modalità tattiche inconsuete, con il pluridecorato specialista in giubba Magog, che affiancava per il viaggio odierno il più giovane High Master. Paolo Favero ha giocato la carta di una corsa da insolito leader, il tutto al fine di rischiare singolarmente la propria chance, senza badare a spese lasciando a Josef Bartos libera interpretazione al facoltoso compagno di training. Così quel fantino prezioso, assai cresciuto nelle ultime stagioni assai meno rude, pulito in sella con puntualità e con il cronometro in testa che porta il nome di Dominik Pastuszka, ha ritmato percorso di testa gestendo alla perfezione il nipote di Lycius, tenace e generoso sul gradito verde di Maia. Una corsa da leggere con la mente di un bravo stratega come Paolo Favero, che a tavolino facendo fruttare tutta la sua esperienza, ha studiato questa corsa di preparazione alla Gran Siepi, divenuta di lusso dopo la dichiarazione dei partenti, al fine di giocare d’anticipo sull’avversario dichiarato, quel Chiaromonte che tra gli ostacolisti in azione nell’isola verde di Merano è quello che possiede la frazione finale più veloce. La classe del dormelliano e quel suo rush potente, che cresce vertiginosamente nell’ultimo tratto, rendono questo cavallo che Ilenia Nero prepara con prospettiva e sguardo femminile, un osso duro per tutti quando si corre a Maia. E’ stato così anche in questa edizione del Cuomo. Sulla retta opposta alle tribune Sol Invictus guidava nel suo ‘salta e galoppa’ seguito dal Vana Mister Westminster, terzo era Florosso li a contatto dalla curva di Marlengo, seguito da High Master e un Chiaromonte che da lì a poco, verso il completamento del rettilineo, Davide Columbu avrebbe chiamato all’allungo esterno. Sull’accelerazione del dormelliano, i cavalli si sono allungati andando verso la curva finale, Sol Invictus e Mister Westminster hanno replicato, Chiaromonte insisteva nel suo forcing. La retta d’arrivo è stata spettacolare, con tre concorrenti in linea fino alla siepe conclusiva, sulla quale Mister Westminster comprometteva le sue possibilità di vittoria saltando in maniera disordinata. Rimaneva il tratto piano e Sol Invictus difendeva quel tre quarti di lunghezza di vantaggio da uno scatenato Chiaromonte che lo rimontava palmo a palmo. L’ultimo richiamo di Pastuszka al generoso castrone di otto anni era decisivo per salvare la vittoria: Sol Invictus si allungava verso la lastra, conservando una testa di vantaggio sull’arrembante antagonista, da accomunare nell’elogio con il vincitore. Dietro, a quattro lunghezze, Mister Westminster era terzo. Otto lunghezze dopo era High Master, sul quale ci sono da capire le motivazioni di una così palese involuzione, poi Morning Star e la new entry Le Navaro da rivedere in futuro, settimo il tedesco Florosso, calato alla distanza dopo aver azzardato il faccia a faccia con i big della corsa. Lontani sono finiti Tronador e le Baron Rouge, fermava invece Karov. Nella domenica di Maia c’è ancora la firma di Raffaele Romano. Il player manager bresciano ha sparecchiato il tavolo di Maia incasellando la quinta vittoria in queste ultime due giornate di corse, conquistando la prova più ricca del pomeriggio grazie ad Amaranthus e imponendosi nello steeple chase con il tedesco Dominato. Fra i tre anni del Cermes il portacolori di famiglia, ha ribaltato completamente la linea milanese, colmando il gap che lo divideva dal lanciato faveriano Golden Hello, un bel passo avanti per il figlio di Daro Sopran, che nelle battute saliente della corsa ha sempre dato la sensazione di essere in controllo sull’avversario. Terzo l’altro di casa Favero White Ensign, buona qualità ma espressa a corrente alternata. Da segnalare la vittoria del meraviglioso Dar Said, sul cross country breve riservato alle scuole con la puntuale interpretazione da parte di Riccardo Belluco. Emanuele Orso ha commentato così il post corse meranese: “E’ stata un’altra bellissima giornata di corse. Nel Cuomo abbiamo assistito ad un duello fantastico fra due navigati siepisti come Sol Invictus e Chiaromonte. Bravo Domink Pastuszka in sella al rappresentante della famiglia Ambruschitz, perfetto nel distribuire le proprie energie all’allievo di Paolo Favero, contro un leone come Chiaromonte, tenace e grintoso fino in fondo che solo per questione di pochi centimetri non ha colto la vittoria. Preoccupa un po’ la perfomance di High Master, dal quale mi attendevo qualcosa in più dopo i warm up milanesi. E’ senza dubbio un buon cavallo, vale probabilmente questo target ma mi piacerebbe andare in profondità per capire se in questo momento perché il cavallo stia attraversando un periodo certamente non troppo brillante. Faccio pubblicamente i miei complimenti a Raffaele Romano, quinta vittoria nelle ultime due giornate, un fantino fantastico ed un allenatore che sta crescendo in maniera esponenziale e che merita tutta la nostra attenzione. La prestazione di Amaranthus è stata da incorniciare, bene anche Golden Hello. Su White Ensign, cavallo a mio avviso di buona levatura, una prestazione un po’ a strappi vedremo se Favero lo reimpiegherà con il paraocchi. Infine commovente l’infinito Dar Said, che oggi ha dato ancora una volta un bel saggio delle sue immense qualità.” (Nella foto Sol Invictus)

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