Sir Anthony McCoy si racconta al Daily Mail a quasi due anni di distanza dal suo ritiro. Una scelta sulla quale il campionissimo jockey irlandese ha riflettuto moltissimo, probabilmente il momento migliore per appendere la sella al chiodo, ma nonostante ciò McCoy si chiede ancora se veramente avesse potuto guadare ancora avanti. “Mi piacerebbe iniziare da capo, darei qualsiasi cosa per tornare indietro – ha dichiarato McCoy – se potessi cambiare il mio nome e tornare in sella per un altro anno o due senza che nessuno sapesse chi fossi lo farei.” McCoy soffre evidentemente i postumi di una pensione non ancora metabolizzata, è naturalmente difficile uscire dai palcoscenici che hanno acclamato un professionista a tutto tondo, che per oltre venti anni ha dominato le classifiche vincendo ogni gara immaginabile e possibile. “Spesso mi chiedo se ho fatto la cosa giusta – continua McCoy – in questi giorni ho montato due cavalli per Jonjo O’Neill che saranno impegnati nella Gold Cup, e onestamente avrei dato un braccio per montare uno di essi. D’altronde pochissimi sportivi concludono la propria carriera da leader, è una cosa molto difficile da fare e questa cosa in parte ti uccide. Mi piacerebbe andare in campo e montare nella Gold Cup, ma purtroppo non si può e l’unico che ha fatto un ritorno di successo è stato Dio!! Ci sono un sacco di momenti in cui penso di essere andato in pensione troppo presto, ma fondamentalmente è meglio soffrire e pensare che il mio momento è stato davvero buono. Troppo testardo per ammettere che potrei aver fatto un errore.” McCoy che in carriera ha vinto oltre 4000 corse, ed ha vinto ogni gara di primo livello del calendario National Hunt, dalla Gold Cup al Grand National, attualmente si occupa della gestione del parco cavallo del suo amico e proprietario John McManus. (Nella foto Sir Anthony McCoy F.Getty)
