Conferma per Rio Apache nel Premio Feltre a Pisa. Piaciuto nella ricomparsa stagionale l’allievo di Raffaele Romano gestito ottimamente da Davide Columbu, ha ottimizzato al massimo il prediletto fondo pesante precedendo Azamourday, Counterproof e Le Cirque, al termine di una bella dirittura d’arrivo. Convincente durante l’apprendistato meranese il portacolori della scuderia Milano ha mostrato notevoli migliorie, facendosi apprezzare per buona tecnica pur manifestando quell’aspetto caratteriale che di fatto ha sempre rappresentato il suo tallone d’achille. Davide Columbu ha detto nel dopo gara: “Devo dire che è andato molto bene palesando un bel passo avanti rispetto all’ultima uscita. E’ un cavallo un po’ pigro anche se in questa occasione ha lottato in modo generoso meritandosi il successo.” Il figlio di Mujahid è balzato ai fianchi del leader Azamourday a metà dell’ultima dirittura opposta, lavorando ai fianchi dello stesso con un pressing asfissiante. Passato in vantaggio non appena in dirittura, Rio Apache ha difeso con grinta la leadership saltando pulito il salto finale e controllando il tentativo di rivalsa da parte dello stesso Azamourday. Terzo a contatto chiudeva Counterproof avanti al rientrante Le Cirque, quest’ultimo autore di una buona prestazione. Quinto terminava Spirit In The Sky, mai in corsa Secular Society. Tutto con estrema semplicità per la ceca Deauveline fra i quattro anni del Premio Pasrullah, gara nella quale non correva Anima Mundi. Pepi Vana imponeva alla corsa ritmo molto tranquillo, concedendo il via libera al grigio Lost Monarck dopo il primo chilometro. La caduta di Cavalla Selvaggia al salto di metà retta opposta nell’attaccare la fase terminale del percorso, costringeva ad una brusca frenata il battistrada, superato a quel punto dalla rappresentante ceca pronta ad involarsi con la massima sicurezza verso il traguardo. Rosalegre terminava seconda precedendo la compagna Bobo Merenda. Apertura riservata ai chaser anziani sui 3500 metri. Immediata la replica per Recently Acquired dopo la vittoria datata 19 Gennaio. Apprezzabile importato da Beat Hollow per i colori di Lydia Olisova, nelle mani di Jo Bartos eseguiva il compito senza manifestare incertezze precedendo un disordinato Stellato, al contrario del vincitore più falloso sopratutto nella prima parte di gara. Buona anche la prova di Grand Link da rivedere in piste a maggior raggio, quindi Hurricane Mix ed Albina. Bartos commentava nel dopo corsa: “Salta molto bene e sta migliorando molto nel mestiere. Voglio fare gli auguri di buon compleanno a Paolo Favero, che due giorni fa ha compiuto gli anni.” Naturalmente ci associamo agli auguri. (Nella foto Rio Apache e Davide Columbu)
